Acquistare un’auto dall’estero può far risparmiare parecchio. Per esempio il mercato tedesco se si cercano vetture premium o di fascia medio alta può essere molto vantaggioso.

È possibile trovare nel mercato dell’usato tedesco automobili come Audi, BMW o Mercedes con un prezzo di molto inferiore al nostro a parità di allestimento. Stessa cosa vale per la Francia ed i suoi marchi, anche se in questo caso il risparmio è minore.

Se si cercano invece auto italiane o giapponesi la convenienza cala vistosamente.

Come importare un’auto in Italia

Per importare un’auto in Italia dobbiamo compiere alcuni passaggi assolutamente necessari per avere tutto in regola.

Importazione auto da un Paese EU

Se acquistiamo un’auto da un Paese UE, la prima cosa da fare è procurarci il Certificato di Omologazione Comunitaria, questo certificato attesto che il veicolo è idoneo a circolare sulle strade dei paesi che fanno parte della Comunità Europea, senza questo documento non sarà possibile immatricolare l’auto una volta arrivata in Italia.

Importazione auto da un Paese non comunitario

Se acquistiamo un auto da un Paese non comunitario abbiamo bisogno del CPD (Carnet de Passages en Douane), documento viene rilasciato dall’ACI. Non appena l’auto arriverà in Italia dovremo presentare la domanda di immatricolazione alla motorizzazione civile e richiedere una targa temporanea.

Una volta ottenuta la targa temporanea potremo richiedere un’assicurazione temporanea e procedere al collaudo del mezzo per l’immatricolazione.

Una volta immatricolata l’auto possiamo procedere ad assicurarla, sul web puoi trovare diverse offerte, fai diversi preventivi e vedi quale la più conveniente per te.

Conclusioni

Acquistare un’auto d’importazione ha i suoi pro e contro, da una parte può far risparmiare parecchio denaro, dall’altra dovremmo affrontare la burocrazia italiana per immatricolare il veicolo.

I passaggi spiegati precedentemente per immatricolare l’auto, posso essere fatti da soli o rivolgendosi ad agenzie di pratiche auto.